Santa Maria di Leuca

Nel territorio di Leuca una costa alta e selvaggia caratterizza il litorale adriatico, con affascinanti scogliere a picco su un mare, che da verde e trasparente verso riva diventa blu cobalto verso il largo; più pianeggiante la costa jonica dove spiagge cosparse di macchia mediterranea si alternano a bassi promontori rocciosi. L'incontro fra i due mari avviene di fronte al Capo di Santa Maria di Leuca, il finis terrae come dicevano gli antichi, la punta estrema d'Italia da dove, nelle giornate limpide, si intravedono la Grecia e l'Albania. Le coste del comune rientrano nel Parco naturale regionale Costa Otranto - Santa Maria di Leuca - Bosco di Trifase, in corso di istituzione da parte della Regione Puglia.

Da non perdere

Una visita alle Grotte di Santa Maria di Leuca, facilmente raggiungibili via mare con le barche dei pescatori locali, che hanno restituito fossili di fauna pleistocenica e manufatti risalenti al Paleolitico superiore e al Neolitico. Le stesse nel Medioevo sono divenute rifugio per i monaci basiliani, come attestano le numerose iscrizioni greche e latine e le croci incise sulle rocce. Il mare di fronte a Capo Santa Maria di Leuca è molto frequentato dagli amanti delle immersioni, alterna praterie di posidonia, la tipica alga mediterranea, a formazioni di coralligeno: le gorgonie salentine sono tra le meglio conservate di tutto il Mediterraneo. La Secca della Scala è uno dei più bei punti di immersione, numerosi gli organismi di dimensioni anche relativamente grandi a cui si mischiano specie tropicali che qui arrivano attraversando il Canale di Suez. Numerosi i relitti, meta di immersioni di difficoltà medio - alta a causa delle elevate profondità. Le coste del territorio di Lecce sono caratterizzate dalla presenza di numerose grotte e falesie e alternano scogliere a picco a tratti di costa più pianeggiante con promontori bassi coperti dalla tipica macchia mediterranea.
Fra queste: la Grotta del Diavolo, all'altezza di Punta Ristola, di notevoli dimensioni, considerata luogo sacro nella preistoria; la Grotta dei Giganti, che deve il suo nome al ritrovamento dei resti ossei di pachidermi; la Grotta del Drago con all'interno uno scoglio che richiama nella forma la testa di un drago.